Phil Spencer, intervistato da TgCom 24, parla della possibilità di un mercato dei videogiochi unificato e di forti collaborazioni con le (ex) rivali Sony e Nintendo.

L’industria dei videogiochi continua a crescere: si stima che i videogiocatori oggi siano 2 miliardi ma il numero raggiungerà i 4 miliardi nel 2030. Ovviamente anche il giro d’affari, le entrate continuano a crescere in doppia cifra e oggi siamo 150 miliardi di dollari all’anno.

Come leader di settore abbiamo anche la responsabilità di essere fedeli verso i nostri consumatori, verso i ragazzi che giocano, verso la comunità. Dobbiamo garantire sicurezza nei dati e nel gioco online e solo restando concentrati su questi temi l’industria può crescere e noi con lei.

Si concentra in particolare con il lavoro assieme alle altre società, già visti con accordi presi con Nintendo e grandi distensioni con Sony, con la quale Microsoft lavora a un progetto Cloud per mandare in pensione anticipata Stadia.

Sono d’accordo che si debba lavorare insieme, perché per il cliente avere le grandi piattaforme più cooperative rende più semplice l’esperienza di gioco. Ricordo quando non si poteva mandare un SMS da un operatore all’altro: ok, esistevano gli SMS ma nessuno li usava perché rischiavi che il messaggio rimanesse bloccato.

Penso che rimuovere le barriere tra noi partner per comunicare e giocare penso possa aiutare il mercato dei videogiochi a crescere. C’è da dire che i nostri diversi concorrenti hanno anche diversi punti di vista sulla questione, ma è necessario fare fronte comune se si vuol fare dei passi avanti.

Un futuro videoludico che necessita responsabilità da parte delle tre compagnie, anche per mantenere quel livello di valore e arte che i videogiochi hanno ormai preso.

Sarà necessario molto coraggio per portare avanti progetti differenti da quello che chiedono le masse.

Allo stesso tempo, un fronte comune delle tre aziende potrebbe davvero fare sognare i giocatori della prossima generazione.