Sembra proprio che l’incubo tanto temuto da tutti quanti gli utenti sembra che stia per avversarsi: secondo alcune previsioni si afferma che entro il 2030 quasi tutti i siti di informazione useranno dei robot, o meglio dei bot a intelligenza artificiale, per la scrittura dei loro contenuti.

Ma non solo per la creazione di news in tempo, ma anche per scrivere alcuni testi di approfondimento.

La figura professionale del copywriter che ha scalato con tanta fatica per arrivare a farsi notare da consumatori e lettore, grazie alle sue abilità di usare le tecniche SEO quindi potrebbe essere a rischio, venendo così soppiantata da robot.

Non si dovrà nemmeno aspettare molto per arrivare a leggere testi scritti da bot. In quanto negli stati uniti, alcuni dei contenuti breve, come report in tempo reale sono già in mano a questa categoria di ”lavoratori”.

Inoltre grazie all’intelligenza artificiale sempre in via di sviluppo, questi scrittori e giornalisti bot, se così possono essere definiti, saranno anche in grado di leggere e integrare numeri e grafici alle notizie, in modo tale da svolgere il loro lavoro perfettamente. Tutto ciò verrà fatto in maniera del tutto oggettiva, proprio come viene insegnato nelle scuole specializzate di giornalismo.

Secondo una ricerca condotta dal “The Guardian” (il quotidiano britannico), il 90% della popolazione dove aver letto un articolo di cronaca sportiva scritta da un bot no è stato in grado di distinguerlo da quello svolto da quello eseguito da un professionista in carne ed ossa. Sempre infatti gli articoli scritti da questi robot presentino più informazioni e che siano più accessibili all’apprendimento e alla più veloce comprensione per il nostro cervello umano. È molto probabile quindi, che nonostante il 2030 sia ancora lontano, che alcune notizie in tempo reale, vengano veramente messe a disposizione del pubblico grazie a questi nuovi giornalisti del futuro prossimo.