Sony cambia le politiche di rimborso del suo Playstation Store attivando alcuni metodi di risarcimento, ancora molto complessi e poco intuitivi, ma comunque presenti.

Gli acquisti digitali per PS3 e PS4 saranno infatti rimborsabili in caso di problemi.

Il tempo per richiedere il risarcimento sarà di 14 giorni dopo l’acquisto erroneo, il tutto a patto che il software non sia stata scaricato.

In casi di prodotto scaricato, il rimborso potrà avvenire solo di fronte e evidenti problemi tecnici, quindi all’impossibilità di farlo funzionare o a gravi bug che impediscono al titolo di funzionare correttamente.

Si aggiunge poi la possibilità di cancellare i pre-ordini, una novità a lungo richiesta dall’utenza Sony.

I contenuti prenotati saranno rimborsabili fino alla data di lancio, il risarcimento avverrà però nel portafoglio digitale e non in denaro sulla carta o sul conto.

In caso di gioco uscito, sarà possibile chiedere il risarcimento entro 14 giorni se non lo scarichiamo e non utilizziamo il suo streaming.

Anche in questo caso, davanti al download, il gioco sarà risarcito solo ed esclusivamente in caso di titolo difettoso e riconosciuto tale dai tecnici Sony, anche in questo caso saranno 14 i giorni di attesa.

Politiche che si avvicinano alle richieste degli utenti ma che rimangono ben lontane dai fasti di steam e di altri servizi.

Sony cerca di aiutare il consumatore, senza però rinunciare a una certa posizione di potenza, poco gradita dagli utenti.

Prima tra tutti la questione dei 14 giorni, e il riconoscimento ufficiale dei difetti tecnici.

Ci sono infatti casi di titoli profondamente buggati e quasi ingiocabili che rimangono comunque sul mercato senza dare accesso a un risarcimento.

La situazione è comunque migliorata e si spera in futuro di vederla migliorare ulteriormente.

Interessante poi l’aggiunta degli streaming all’interno del regolamento, cosa che fa pensare a titoli del futuro direttamente in forma digitale e cloud.