Negli ultimi anni la carenza di lavoro inteso nel senso classico, ha portato moltissimi cittadini a inventarsi il lavoro da soli. Naturalmente il web ha dato una mano fornendo piattaforme e strutture per proporsi al meglio.

Ma come funziona il lavoro da freelancer?

Per prima cosa bisogna avere delle capacità di qualche genere, la rete è vastissima, ecco che diventa molto più semplice trovare qualcuno che ha bisogno proprio di noi e delle nostre abilità. Il lavoro da freelancer necessita una ricerca costante dei clienti così come una capacità notevole di presentarsi e spiegare in sintesi tutte le nostre qualità. Questo campo vede persone guadagnare anche cifre notevoli, così come altri sfruttare il freelancing semplicemente per arrotondare uno stipendio già presente.

Per avere successo come lavoratore freelancer è molto importante poi essere in grado di organizzarsi e pianificare al meglio le commissioni ricevute; consegnare in ritardo potrebbe condannarci a una cattiva nomea, così come lavorare male  e sottovalutare la richiesta che abbiamo ricevuto.

Altro elemento da non trascurare è quello della fatturazione. Un lavoro di questo tipo può essere inquadrato sotto prestazione occasionale, a patto che rispetti alcune regole e rimanga al di sotto di un tetto (5000 €). Se il nostro lavoro ci porta a guadagnare cifre maggiori, è importante invece informarsi perché necessiteremo in questo caso di aprire partita IVA, con relativi costi e doveri.

Il mondo del freelancing è una realtà affermata all’estero, anche l’Italia però ha visto negli ultimi anni la crescita di questo fenomeno con lo sviluppo di un mercato del lavoro più fluido e fortemente legato al web.

Le piattaforme di riferimento per questo genere di lavoro sono Upwork e Freelancer, strumenti che ci chiedono una percentuale sui guadagni ma offrono allo stesso tempo notevoli garanzie, e soprattutto la possibilità di trovare nuovi clienti e mostrare il feedback dei nostri lavori precedenti.