Norman Reedus vuole continuare a lavorare con Kojima

Norman Reedus, doveva essere il protagonista di Silent Hills.

dopo il fallimento del progetto, l’attore è diventato protagonista di Death Stranding, nei panni dell’indimenticabile Sam Porter Bridges, un corriere in un mondo contaminato e invaso da una catastrofe sovrannaturale.

In un’intervista pubblicata da Wired, Reedus ha spiegato di voler proseguire con questa nuova esperienza, diventando forse un volto di molti altri videogiochi, in particolare dei titoli di Hideo Kojima.

E chi sa se, il prossimo horror di Kojima Productions non vedrà proprio tra i suoi protagonisti il buon Norman.

Emergono inoltre alcuni dettagli, su come Reedus sia finito, prima in Silent Hills e poi in Death Stranding:

Guillermo del Toro mi chiamò e mi disse c’è una persona che si chiama Hideo Kojima che ti chiamerà e tu devi solo dire sì“.

Alla domanda di Reedus su chi fosse Kojima e perché doveva dire sì, Del Toro avrebbe risposto semplicemente rinnovando l’ordine.
“Poi ho conosciuto Hideo al Comic-Con di San Diego, ci siamo rivisti mentre facevamo un altro gioco e mi ha mostrato quello su cui stava lavorando e sono rimasto impressionato. Voglio dire, questo tizio è un super genio. Quindi siamo diventati amici, ho iniziato a lavorare con lui e la cosa è continuata”, continua.

A quanto pare, il percorso di questo particolare e geniale team andrà avanti, ed ecco che Reedus conferma:

“Siamo in accordo per fare altre cose”.

Nel frattempo i rumor di un nuovo Silent Hill guidato da Kojima continuano a impazzare per la rete, tanto da far pensare che la cosa sia davvero possibile.

E chi sa se, quel Silent Hills di cui ci resta solo lo spendido teaser giocabile P.T., non possa davvero vedere la luce magari sotto marchio Sony, e per la prossima console della compagnia, l’attesissima Playstation 5.

Non ci resta che attendere.

Condividi

Altri Post

Come funziona un NAS e a cosa serve davvero

Come funziona un NAS e a cosa serve davvero

Un NAS, acronimo di Network Attached Storage, funziona come un archivio centrale collegato alla rete domestica o aziendale. Permette di salvare, organizzare e condividere dati in modo sicuro, offrendo accesso remoto e backup automatici, ideale per utenti e professionisti.

I fallimenti storici di Nokia: cosa possiamo imparare

I fallimenti storici di Nokia: cosa possiamo imparare

Nokia, un colosso della telefonia mobile, ha vissuto fallimenti storici che ne hanno segnato la traiettoria. Dalla mancanza di innovazione all’incapacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato, le sue esperienze offrono importanti insegnamenti sul valore dell’anticipazione e della visione strategica.

L’evoluzione delle interfacce USB: da USB 1.0 a USB-C

L’evoluzione delle interfacce USB: da USB 1.0 a USB-C

Negli ultimi decenni, l’evoluzione delle interfacce USB ha segnato una vera rivoluzione tecnologica. Dalla lenta USB 1.0, con una velocità di trasferimento di 1.5 Mbps, siamo arrivati alla versatile USB-C, capace di supportare 10 Gbps e ricariche veloci. Un viaggio affascinante verso il futuro della connettività.

Come funziona un sistema operativo in background

Come funziona un sistema operativo in background

Un sistema operativo in background agisce come un direttore d’orchestra, coordinando risorse e processi senza farsi notare. Gestisce la memoria, le applicazioni e l’hardware, garantendo che tutto funzioni armoniosamente mentre l’utente è impegnato nelle proprie attività.