La dipendenza da smartphone sta diventando una problematica sempre più seria, specialmente nelle fasce di età più basse che finiscono facilmente vittima del mondo social e dell’ossessione da aggiornamenti e contenuti.
Ecco che con il nuovo Android, denominato Android Pie, Google si appresta ad arginare il fenomeno o almeno a tentare.
Il nuovo sistema operativo, già disponibile per i dispositivi proprietari della grande G, Google Pixel, offre infatti un contatore che ci mostra il tempo passato sul telefono e quello sulle app. Ci sono poi una modialità non disturbare e una interessante modalità relax, che ci libera dallo stress creato dallo smartphone, vera e propria fonte di ansia che ci porta spesso a controllare senza motivo i vari social a ritmi elevati, così come notifiche e simili.
Tutte queste funzioni non mancano nemmeno nel nuovo IOS, sistema operativo di Apple che nella sua versione 12 si unirà nella guerra alla dipendenza.
Sviluppatasi in sordina, la dipendenza da app e da smartphone nasce dalla natura stessa degli strumenti. Non dobbiamo dimenticare infatti che l’obiettivo delle varie compagnie che ci offrono strumenti social, è quello di portarci a spendere più tempo possibile sulle loro piattaforme. Ecco che il risultato è stato centrato in pieno, così tanto da dar vita a una patologia. Allarmati da questa situazione, sulla quale ancora gli stati non hanno dato la loro opinione (i social se dimostrata la loro natura nociva potrebbero finire nelle stesse categorie di gioco online e altre attività che danno dipendenza), i big del settore iniziano a correre ai ripari, cercando di rimediare ad un piano di marketing andato fin troppo bene. Ecco che le novità di IOS e Android ci permetteranno almeno di renderci conto se la situazione sta sfuggendo di mano. Per la disintossicazione invece esistono cure cliniche e comportamentali, così come l’eliminazione dell’oggetto del desiderio dalle nostre vite, almeno per un po’.